Ho notato nei migranti di seconda o terza generazione nel Sud del mondo,
non quindi in quelli di oggi, ma nei nipoti dei nostri conterranei
spostatisi all'estero fin dagli ultimi anni dell'800, la trasmissione di
un oblio, oltre che di una memoria.
Non sanno, in molti, di dove
fossero i loro genitori, o i loro nonni. Qualche nome o traccia di
memoria sospeso qua e là... "mia nonna mi parlava"... ma poi la voce
doveva affogare o trattenersi, nel tener dentro qualcosa che doveva
negarsi per far posto al nuovo mondo. C'è una teoria teologica
dell'Ebraismo secondo cui persino Dio si sarebbe dovuto ritrarre per far
posto al mondo.
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