Non è un consiglio, ma il racconto di un'esperienza.
Capita, in un lungo viaggio, di fermarsi a ricordare: riportare al cuore qualcosa, o anche tornare in un luogo in cui siamo stati bene, in cui il cuore riposa.
Non è difficile chiudere gli occhi e ritrovare, d'un battito, una dimensione della propria infanzia, un contorno che non era per nulla un confine, uno spazio in cui il dentro e il fuori stavano in equilibrio.
Noi non eravamo nemmeno sguardo, ma una semplice membrana che permetteva uno scambio osmotico come il respiro di una cellula.
(So già che state pensando dove tornereste voi, o dove ve ne andreste. A questo punto perché confondervi dicendo dove me ne andrei. Non sia mai perdiate la strada del ritorno, in quel caso potremmo incontrarci lungo uno dei miei mille cammini.)
Iguazù |
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